La fobia del proprio sangue
FOBIA DEL PROPRIO SANGUE
(emofobia), FERITE, AGHI, PROCEDURE MEDICHE
Il disgusto per il sangue e le ferite è naturale in tutti gli uomini.
Una moderata paura del sangue è assai frequente sia nei bambini che negli adulti (circa nel 30%).
L’esordio si verifica, in genere, nell’infanzia, solitamente entro i sette anni, ed il sesso femminile risulta essere maggiormente colpito.
Negli individui con fobia del proprio sangue si ha una tipica risposta in due tempi allo stimolo fobico: dopo un fugace incremento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, se la vista del sangue perdura abbastanza a lungo (più di 3-4 minuti) compare una marcata reazione neurovegetativa, accompagnata da nausea, sudorazione, pallore, tremore, sensazione di svenimento.
La fobia del dentista è frequentemente associata alla fobia di sangue-ferita-ago, così come la fobia degli ospedali e di altre pratiche mediche.
Nella maggior parte dei casi la paura è riferita al dolore, all’iniezione per l’anestesia o all’uso del trapano.
- Aquilar F. e Del Castello E. (1998), Psicoterapia delle fobie e del panico; Franco Angeli, Milano.
- Gabbard G. O. (1995), Psichiatria psicodinamica, Raffaello Cortina Editore, Milano.
- American Psychiatric Association (1996); DSM IV, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Masson, Milano.